La tassazione oro da investimento viene calcolata in modo diverso rispetto ai normali oggetti in oro come i gioielli o qualsiasi altro oggetto. Al contrario di quanto accade per i normali oggetti e gioielli in oro su cui si applica il regime dell’iva, l’oro da investimento è esente da questa gabella.
Questo significa che nel momento in cui si acquista un gioiello il suo valore perde immediatamente il valore dell’iva nel caso lo volessimo rivendere.
Per fare un esempio quando qualcuno vuole vendere un oggetto d’oro su cui ha pagato l’iva si deve rivolgere a commercianti come questo compro oro Firenze.
Il compro oro pesa l’oggetto e ne valuta la purezza ed in base solo e soltanto a questi due parametri effettua una valutazione di acquisto, senza tenere in alcuna considerazione l’iva pagata da chi glielo vende.
Il fatto che lingotti e monete da investimento non prevedano il pagamento dell’iva determina un vantaggio che si concretizza nell’evitare una perdita di valore di oltre il 20%.
Di per se acquistare oro da investimento permette così di ottimizzare al meglio il denaro speso rispetto a qualsiasi altro oggetto in oro.
Nonostante ciò anche sull’oro da investimento la legge prevede una tassazione del 26% su eventuali guadagno ottenuto acquistando e poi vendendo.
La somma su cui viene calcolata la tassazione oro viene determinata dalla differenza tra il costo di vendita rispetto al costo di acquisto.
Un calcolo che da luogo ad una plusvalenza su cui viene applicata la tassazione, nonostante ciò essendo il prezzo oro variabile non è possibile escludere una perdita di valore tra costo di acquisto e costo di vendita.
Questa tassazione priva di iva equipara il mercato dell’oro a quello di titoli ed azioni, sui quali si applica una tassazione oro e solo sugli utili viene calcolata la percentuale di tasse da pagare.
Per non commettere errori di interpretazione è chiari specificare che si intende per oro da investimento i lingotti e le monete da investimento che devono superare la percentuale del 90% di oro puro.