Fare investimenti non è una questione ne semplice ne sicura ma nell’attuale congiuntura economica non conviene nemmeno cristallizzare eventuali capitali in depositi senza rendimento.
In presenza di una inflazione a doppia cifra che ormai perdura da tempo e che probabilmente proseguirà in modo pesante anche nei prossimi anni la gestione del valore dei soldi diventa una questione impellente.
Fare investimenti reali redditizi è divenuto complesso al pari di quelli finanziari e per certi versi più rischiosi.
In molti come accade durante i periodi di crisi e di inflazione si sono indirizzati verso i beni rifugio di cui l’oro rappresenta quello più sicuro ed utilizzato anche dai massimi vertici finanziari come le banche centrali stesse.
I fattori che fanno prediligere l’oro come bene da investimento durante le difficili congiunture economiche sono diversi e tra questi c’è anche la facilità e la velocità con la quale si può monetizzare.
Oggi grazie ad attività come questo compro oro Firenze è possibile vendere oro a prescindere dalla forma e dalla purezza anche se il prezzo per intero, in base alla quotazione del momento, viene riconosciuto solo per l’oro da investimento, lingotti e monete certificate e garantite.
Fare investimenti direttamente collegati al prezzo dell’oro non viene considerato da alcuni analisti un metodo di investimento redditizio in quanto non produce utili ma solo una potenziale plusvalenza al momento della vendita.
Questo ragionamento manca però di una visione di insieme di lungo periodo in quanto non si può non tenere conto del risultato finale dato dalla plusvalenza se questo supera in modo netto gli eventuali utili ottenuti in un pari periodo.
Per quanto riguarda il prezioso metallo giallo non si deve considerare periodi di pochi anni ma bensì di decenni, in questo modo appare evidente la convenienza e l’elevato rendimento ottenuto da chi ha investito in oro.
Prendendo in esame gli ultimi venti anni il suo valore è aumentato di 5/6 volte, un risultato difficile da eguagliare con altri asset che spesso invece che plusvalenze portano a perdite anche notevoli dei capitali investiti.