“Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che sono i nostri rifiuti, che dobbiamo smettere di chiamare rifiuti perché sono risorse, e queste vanno trasformate e valorizzate”: il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha sottolineato l’importanza strategica dell’economia circolare.
Luca Dal Fabbro presenta i progetti di Iren al Festival Ecomondo
Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, è intervenuto al Festival Ecomondo 2023, che si è tenuto dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini. Ecomondo rappresenta una sorta di expo italiana dedicata all’economia circolare ed è un punto di incontro per l’industria, i policy maker e gli esperti del settore ambientale. Iren ha partecipato attivamente all’evento con una serie di panel e attività legate all’economia circolare e alla transizione ecologica. Nel corso della prima sessione, “Materie prime critiche ed economia circolare”, è intervenuto personalmente il Presidente Luca Dal Fabbro, che ha parlato delle strategie e delle soluzioni innovative per mitigare il rischio di carenza di materie prime critiche. In particolare, ha messo in evidenza i notevoli sforzi che Iren sta compiendo attraverso gli investimenti sugli impianti di recupero, che potrebbero soddisfare, attraverso lo sfruttamento dei rifiuti tecnologici, gran parte del fabbisogno nazionale di questi materiali, importantissimi per l’industria dell’alta tecnologia. Iren ha inoltre promosso il coinvolgimento delle nuove generazioni: all’evento hanno partecipato gli studenti del Liceo Bertolucci di Parma, che sono stati omaggiati inoltre con il Premio Planet Fan Eduiren 2022. L’artista Matteo Moras, noto come Mattley, ha presentato opere d’arte realizzate con scarti di legno, dando prova di uno splendido connubio tra arte e sostenibilità.
Luca Dal Fabbro: “Recuperare le materie rare per evitare la dipendenza dall’estero”
Luca Dal Fabbro ha evidenziato l’importanza del riciclaggio e del riutilizzo dei rifiuti, non solo in riferimento alle problematiche ambientali, ma anche per una questione di sicurezza strategica. L’Italia soffre infatti della scarsità di diversi materiali fondamentali nella produzione di apparecchiature tecnologiche sofisticate e per la transizione ecologica, che è dunque costretta a importare da Paesi esteri, come la Cina, rischiando così un’eccessiva dipendenza. Da qui, la grande importanza di investire sul recupero: “Recuperare questi materiali è importante perché l’industria italiana dipende da circa 5 o 6 materie critiche che importiamo dall’estero e la tensione geopolitica e le crisi potrebbero rischiare di ridurre l’approvvigionamento di queste materie critiche, fermando le nostre imprese”. Particolarmente preziosi come fonte delle cosiddette materie critiche, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, sono i rifiuti tecnologici, che potrebbero, se valorizzati dovutamente, sopperire al nostro fabbisogno nazionale, anche in maniera significativa. “Pensiamo solo ai cellulari e ai computer che gettiamo che sono ricchi di rame, di palladio, di zinco, di litio, tutte materie essenziali per la nostra impresa che ad oggi importiamo totalmente”. Il Presidente di Iren ha dunque nuovamente rimarcato l’importanza di considerare i rifiuti come vere e proprie risorse, anche nell’ottica di rendere l’Italia meno dipendente dalle importazioni estere.