L’elettrificazione dell’industria automobilistica è ormai un imperativo. Lo sa bene Luca de Meo, fautore della trasformazione di Renault Group e dell’ambizioso progetto Ampere. L’obiettivo: creare un polo europeo dell’elettrico, ridurre i costi delle auto e plasmare un futuro più sostenibile grazie anche alle chance offerte dal Green Deal.
Luca de Meo al “Corriere Motori”: dal 2030 Renault Group produrrà solo auto a batteria
A poche settimane dalla presentazione ufficiale dell’attesissima Renault 5E-tech Electric, che avverrà al prossimo Salone dell’Auto di Ginevra, il CEO Luca de Meo ha condiviso in un’intervista rilasciata al “Corriere Motori” obiettivi e sfide del Gruppo francese in vista del 2035. L’elettrico è il focus della trasformazione di Renault Group, con al centro il progetto Ampere, la Società produttrice di soli veicoli elettrici e software. Lanciata ufficialmente lo scorso novembre, la nuova realtà del Gruppo può contare su una forza lavoro di circa 11mila persone. Oltre a realizzare tutti i veicoli a batterie di Renault, Ampere produrrà veicoli full-electric anche per Nissan e Mitsubishi, partner strategici del progetto. Due gli obiettivi principali del nuovo polo europeo: portare l’attuale produzione di 45mila veicoli elettrici all’anno a 300mila già dal 2025 e arrivare ad una riduzione dei prezzi di circa il 40%. Oggi il costo a carico del consumatore è, secondo Luca de Meo, uno dei principali limiti alla diffusione dell’elettrico.
La Rivoluzione Elettrica di Renault Group nella vision di Luca de Meo
C’è poi da fronteggiare la concorrenza di realtà come Tesla e Byd. Negli ultimi anni sull’elettrico gli americani e soprattutto i cinesi hanno guadagnato terreno rispetto al Vecchio Continente, spinti da cospicui finanziamenti e dalla possibilità di reperire facilmente le materie prime per le batterie. Ampere è la risposta europea alle sfide globali e allo stop dei motori a combustione voluta dall’Europa entro il 2035. Luca de Meo ha infatti annunciato che dal 2030 in poi, la Marca Renault venderà esclusivamente auto a batteria, mentre il brand Dacia continuerà a fare la sua parte con i motori termici. Ma il futuro dell’automotive è nella sostenibilità e il Green Deal è la strada tracciata dall’Europa. Un percorso difficile, ma le opportunità offerte dal programma dell’UE possono trasformare l’Unione e il settore in un’eccellenza nella sostenibilità ambientale a livello mondiale, ha concluso il manager.