La transizione energetica sarà possibile solo in seguito alla digitalizzazione: lo sostiene Giuseppina Di Foggia, AD e DG di Terna, che ha evidenziato come il controllo digitale delle infrastrutture permetta di ridurre considerevolmente gli sprechi e controllare lo stato delle reti, superando le difficoltà causate dalla natura non-programmabile delle fonti rinnovabili.
Il ruolo della digitalizzazione nell’agevolare la transizione energetica: l’analisi di Giuseppina Di Foggia
L’energia rinnovabile, per sua natura intermittente e non programmabile, richiede una gestione più sofisticata e una rete trasmissiva capace di adattarsi alle sue fluttuazioni: lo sostiene l’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia, la quale ha sottolineato la necessità di una forte sinergia tra sostenibilità e digitalizzazione. La manager ha infatti dichiarato: “Credo fortemente non possa esserci una transizione energetica se non c’è anche un’altra rete digitale ad accompagnarla. Le due sono imprescindibili”. Giuseppina Di Foggia ha mostrato come il controllo digitale rivoluzionerà la gestione dell’energia in tutti gli ambiti: “Con la digitalizzazione, si aiuterà a controllare meglio anche la trasmissione dell’energia, in tutte le fasi: non si tratta soltanto di introdurre tecnologie, innovazione, digitalizzazione nelle infrastrutture, ma anche in tutti i processi di monitoraggio e di manutenzione”.
Giuseppina Di Foggia, la digitalizzazione nel nuovo Piano di Terna
Per far fronte alla crescente immissione di energia rinnovabile nella rete elettrica, Terna sta investendo, sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, una quantità sempre crescente di risorse nell’implementare la digitalizzazione delle reti. Il nuovo Piano industriale del Gruppo prevede infatti investimenti record da 1,2 miliardi di euro per sostenere questo processo, anche attraverso l’adozione di tecnologie all’avanguardia, come i film transistor. La manager ha sottolineato come la digitalizzazione causerà profondi cambiamenti culturali, sia all’interno del Gruppo che nella società in generale. Il nuovo sistema energetico digitale richiederà infatti nuove competenze e nuovi paradigmi, facendo sì che, mentre alcuni lavori diventeranno desueti, nasceranno nuove categorie professionali. Ma anche i lavori che rimarranno saranno svolti in maniera molto diversa, richiedendo che i collaboratori acquisiscano col tempo nuove nozioni.