Nell’ambito della 49esima edizione del Forum Ambrosetti “Lo Scenario di oggi e domani per le strategie competitive” a Villa d’Este, Cernobbio, Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, ha condiviso la strategia del Gruppo nel fronteggiare la crescente scarsità di materie prime. Un tema cruciale che riguarda direttamente le sfide ambientali ed economiche attuali.
Luca Dal Fabbro: la strategia di Iren
Luca Dal Fabbro ha delineato un approccio proattivo adottato da Iren, che si concentra sull’innovazione e sull’autoproduzione di risorse. Una delle iniziative chiave è il recupero di materie critiche attraverso il riciclo. Il Gruppo sta infatti investendo in impianti avanzati che consentono il recupero di materiali come l’oro, il rame e il platino, che diventano sempre più richiesti, e quindi più scarsi, sul mercato. Questa mossa non solo contribuisce alla sicurezza delle forniture, ma riduce anche l’impatto ambientale attraverso il riutilizzo di risorse preziose. Un’altra strategia adottata da Iren, ha rivelato Luca Dal Fabbro, è l’autoproduzione di risorse, come nel caso del biogas. Attraverso l’installazione di biodigestori, lil Gruppo è in grado di produrre biogas, un’energia rinnovabile che contribuisce alla riduzione delle emissioni e offre un doppio vantaggio ambientale. Tale scelta non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma genera anche ricchezza per le comunità locali, trasformando gli scarti in risorse preziose.
Luca Dal Fabbro: gli investimenti di Iren nelle energie rinnovabili
La strategia di Iren si estende anche al settore dell’energia, con un focus sull’aumento della produzione di rinnovabili. Questo, ha sottolineato Luca Dal Fabbro, include investimenti nel fotovoltaico, nell’ottimizzazione delle capacità idroelettriche esistenti e nell’impiego crescente del biogas come fonte energetica. Il Presidente ha inoltre messo in luce il potenziale economico e ambientale dell’energia verde, evidenziando come sia non solo un’opportunità per le imprese, ma anche per le famiglie. Il Gruppo ha autorizzato due progetti chiave che incarnano l’innovazione nel recupero delle materie prime critiche. Ad Arezzo, sta sviluppando un impianto con tecnologia idrometallurgica avanzata, mentre a Volpiano utilizza l’intelligenza artificiale per il recupero dei materiali critici. La transizione verso un’economia circolare e sostenibile, ha infine concluso Luca Dal Fabbro, non è solo una necessità ambientale, ma anche un’opportunità economica. Attraverso un approccio basato sull’innovazione e sull’efficienza, le imprese possono ottenere benefici economici a lungo termine, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle proprie attività.