Grazie a un investimento di 45 milioni di euro, Iren ha inaugurato un impianto di riciclo plastica a Borgaro Torinese che sarà in grado di processare 100mila tonnellate di materiali all’anno e darà impiego a 100 persone. Il Presidente Luca Dal Fabbro: “L’economia circolare sarà il grande settore di rinascita dell’economia”.
Luca Dal Fabbro inaugura Circular Plastic
Si chiama Circular Plastic ed è il più grande impianto per la selezione e lo stoccaggio dei rifiuti plastici in Italia. Con una capacità di trattamento di 100mila tonnellate di plastica, è dotato delle più moderne tecnologie del settore, che consentono di garantire la massima flessibilità a tutti gli elementi di riciclo della plastica. Presentato dal Presidente Luca Dal Fabbro, il nuovo impianto è stato realizzato da Amiat e sarà gestito da I.Blu, entrambe società affiliate al Gruppo Iren ed attive nella filiera dell’economia circolare. All’inaugurazione erano presenti anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo. È stato proprio il primo cittadino torinese a sottolineare come l’impianto “sia uno dei più all’avanguardia d’Europa”, “contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata” e “consentirà di creare occupazione, unendo benefici ambientali, di lavoro e di sviluppo”.
Luca Dal Fabbro: innovazione ed efficienza, la strategia di Iren
Circular Plastic sorge su un’area di 77mila mq ed è capace di trattare i rifiuti plastici sfusi derivanti dalla raccolta differenziata o dalle operazioni di preselezione effettuate in altri impianti. “L’Innovazione e l’efficienza nell’utilizzo circolare della materia rappresentano la strategia vincente del modello industriale di Iren e valorizzano un territorio strategico come il Piemonte, attraverso impianti che garantiscono autonomia nella gestione dei rifiuti, produzione di energia e creazione di valore aggiunto”, ha commentato Luca Dal Fabbro. In occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto, il Presidente di Iren ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza di non perdere il treno dell’economia circolare. “L’economia circolare sarò il grande settore di rinascita dell’economia”, ha ribadito. Attualmente lo stabilimento impiega 40 addetti ma, una volta a pieno regime, il numero dei dipendenti salirà a 100 unità.