Le Ferrovie dello Stato Italiane stanno implementando un audace Piano di sostenibilità su più livelli: dal riutilizzo delle acque industriali per il lavaggio dei treni, fino ai programmi per l’autoproduzione di 2,6 TW di energia all’anno tramite pannelli fotovoltaici, il Gruppo FS punta a riaffermare il ruolo del settore ferroviario nel promuovere istanze sociali e ambientali.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane verso l’elettrificazione completa della rete
Raggiungere il traguardo dell’azzeramento delle emissioni entro il 2040, anticipando di dieci anni la deadline imposta dall’Unione Europea: questo l’ambizioso obiettivo che il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane sta perseguendo in questa fase. Sotto la guida dell’AD Luigi Ferraris, il Gruppo FS si sta adoperando per completare l’elettrificazione della rete (attualmente elettrificata per il 70%, con 2.000 ulteriori chilometri da completare nel breve termine), in modo da ridurre al minimo il ricorso a combustibili fossili. I progetti delle Ferrovie dello Stato si estendono anche sul fronte della produzione diretta di energia rinnovabile. Attraverso l’installazione di pannelli fotovoltaici, il Gruppo FS punta infatti a soddisfare il 40% del proprio fabbisogno energetico, con il target di generare circa 2,6 TW su base annua.
Le strategie di sostenibilità delle Ferrovie dello Stato: dai biocarburanti al rinnovo della flotta
Dove l’elettrificazione delle linee non è ancora praticabile, il Gruppo Ferrovie Dello Stato ha avviato una sperimentazione con biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), iniziata nel 2022, con risultati notevoli: si è verificata una riduzione delle emissioni di CO2 attestata attorno all’80%, considerando l’intero ciclo di vita del combustibile. “Il Gruppo FS è all’avanguardia nell’utilizzo dei biocarburanti e i risultati delle sperimentazioni portate avanti sulle motrici ferroviarie e sugli autobus sono stati molto positivi”, ha dichiarato Luigi Ferraris, sottolineando l’efficacia di questa soluzione nel breve-medio periodo. Il Gruppo FS sta inoltre investendo nell’efficientamento energetico della flotta, destinando 3 miliardi di euro per l’acquisto di 40 Frecciarossa 1000 e 248 convogli a basso impatto ambientale per il trasporto regionale. Non mancano le soluzioni innovative: tra i casi più interessanti, quello della sottostazione elettrica di Forlì, sulla linea Bologna-Rimini, che è in grado di recuperare l’energia di frenatura dei treni reimmettendola in rete. L’installazione di altri 15 impianti di questo genere è prevista entro il 2032. Trenitalia, invece, utilizza solamente acque industriali per il lavaggio dei treni, nell’ottica di evitare lo spreco di una sostanza così vitale e preziosa.