L’Europa deve investire sull’alta velocità non solo creando nuove linee, ma anche uniformando e semplificando norme, procedure e regole, e realizzando terminal intermodali che rendano possibile il trasporto di merci “fino all’ultimo miglio”: lo ha dichiarato Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, nel corso della conferenza organizzata da Newest a Milano.
Verso una rete intermodale ad alta velocità: l’appello di Luigi Ferraris
Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS, è intervenuto nel corso della conferenza “Influence, Relevance&Growth Conference”, tenutasi presso l’Università Bocconi di Milano su iniziativa di Newest: nel corso dell’evento, il top manager ha dichiarato che l’esigenza di una rete unificata europea ad alta velocità (AV) non è più rimandabile. Il treno, secondo l’AD, “è una delle soluzioni green più avanzate, anche per combattere la congestione delle strade”. L’AV sarà fondamentale, inoltre, in campo logistico, in quanto permetterà di offrire un’alternativa di fronte alla sempre più grave diminuzione del numero di autisti: “Nei prossimi 4/5 anni ci saranno 4,5 milioni di autisti di camion in meno e ne arriveranno solo 1,7 milioni di nuovi”. Molto importante, in quest’ottica, investire anche sul rinnovo della flotta e la creazione di terminal intermodali, per cui la società ha già previsto l’impiego di 3 miliardi di euro.
Luigi Ferraris: i progetti del Gruppo FS in digitalizzazione e AI
Le connessioni ad alta velocità create dal Gruppo FS, ha affermato Luigi Ferraris, non sono solo quelle legate ai binari, ma anche quelle digitali, ossia connesse al potenziamento della rete internet sui territori in cui la società opera. Centrale, in questo senso, è il progetto Gigabit Rail&Road, che punta a “contribuire a superare il digital divide su tutto il territorio, attraverso la fibra ottica lungo le linee ferroviarie e ampliando il segnale 5G a favore di tutto il sistema Paese” su tutti i 17mila chilometri di ferrovie e i 32mila chilometri di strade gestiti dal Gruppo. Parallelamente, la società intende utilizzare anche le oltre 2.200 stazioni in tutto il Paese (tra cui anche quelle inutilizzate) come centri di irradiazione per la connettività, contribuendo a rafforzare l’accesso a internet anche in zone rurali o più isolate. Il Gruppo FS ha inoltre piani ambiziosi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, specialmente nell’ambito della cosiddetta manutenzione predittiva, ossia nel “monitoraggio delle infrastrutture e nella loro manutenzione sempre più precisa ed efficace” per prevenire incidenti e ritardi, ha dichiarato Luigi Ferraris.