Terna, gestore della rete elettrica nazionale, ha compiuto un ulteriore passo avanti nel suo impegno per la parità di genere e la promozione della genitorialità condivisa aderendo al Codice di autodisciplina delle imprese responsabili. Promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità, il Codice mira a sostenere le politiche aziendali che favoriscono la maternità e la condivisione delle responsabilità familiari.
Terna, un impegno concreto per i dipendenti
In una nota ufficiale, il Gruppo guidato dall’AD e DG Giuseppina Di Foggia ha ribadito il suo impegno nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, sottolineando l’importanza delle persone e delle loro competenze nel raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica. “Al centro dell’attività di Terna ci sono le persone che, con le loro competenze, contribuiscono significativamente al raggiungimento degli sfidanti obiettivi di una transizione energetica giusta e inclusiva – si legge in una nota – Per questo motivo, il gestore della rete elettrica nazionale sostiene il valore della diversità, dell’equità e dell’unicità delle persone, impegnandosi ogni giorno a creare un ambiente di lavoro inclusivo che contrasta le discriminazioni, in modo che ognuno possa sviluppare il proprio potenziale”.
Terna: politiche di welfare e sostegno alla famiglia
Per sostenere le pari opportunità e favorire la condivisione delle responsabilità familiari, Terna ha introdotto una serie di politiche di welfare innovative. Nello specifico, il Gruppo offre sei mesi di congedo parentale retribuiti, con il 45% della retribuzione per il primo mese, il 40% per il secondo e terzo mese, e il 30% per i tre mesi successivi. Inoltre, i genitori con figli fino alla scuola secondaria di primo grado possono beneficiare di una maggiore flessibilità oraria. Altre iniziative includono un permesso speciale per il primo giorno di scuola elementare, cinque giorni di permessi retribuiti aggiuntivi per i padri, e un premio di nuzialità. L’efficacia di queste politiche è evidente: negli ultimi anni, Terna non ha registrato dimissioni tra le dipendenti rientrate dalla maternità nei primi tre anni di vita dei figli, segno di un ambiente lavorativo favorevole e di un supporto concreto alla genitorialità. La presenza delle donne in azienda è infatti in costante crescita. Al 31 dicembre 2023, le donne rappresentavano il 23% del totale dei dipendenti, esclusi gli operai, rispetto al 19% del 2020. Nel 2023, il 36,8% delle nuove assunzioni, al netto degli operai, ha riguardato donne, in aumento rispetto al 30,3% del 2022 e al 30,2% del 2021.