La società guidata da Alessandro Benetton continua la sua espansione annunciando una nuova pietra miliare: l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza in Omega Pharma, un’azienda che promette di portare innovazione e vitalità nel settore degli integratori alimentari.
Alessandro Benetton: gli integratori di Omega Pharma nel portfolio di 21 Invest
Alessandro Benetton, fondatore di 21 Invest, celebra il 23esimo anniversario dell’azienda con una nuova importante operazione: l’acquisizione del 65% di Omega Pharma, gigante dell’integrazione e nutraceutica con sede a Cantù. Fondata nel 1995, Omega Pharma si distingue per un fatturato annuo di 20 milioni, in crescita del 15%. L’operazione segna la quinta incursione di 21 Invest nel settore della salute, dopo investimenti in Sifi Farmaceutica, ProductLife Group, Landanger e Synerlab. Con una gamma di prodotti che spazia dall’angiologia alla pediatria, Omega Pharma si avvale di oltre 130 professionisti del settore per coprire l’intero territorio nazionale. Il CEO Gianantonio Tomaselli rimane al timone, puntando a un’espansione ancora più decisa del fatturato e della presenza sul mercato, con un occhio di riguardo verso l’internazionalizzazione. Commentando l’operazione, il Presidente di 21 Invest descrive Omega Pharma come un’eccellenza imprenditoriale, con un focus sulla ricerca avanzata e un team di alto profilo, e che mira a un ambizioso piano di crescita nel mercato degli integratori.
Alessandro Benetton: i traguardi nel private equity
Dall’anno della sua fondazione a oggi, la società guidata da Alessandro Benetton ha gestito 13 fondi in tre nazioni, accumulando oltre 2,5 miliardi di euro da investitori di calibro internazionale. Le aziende del portfolio hanno visto un incremento del 70% nel fatturato negli ultimi dieci anni, creando 6.000 posti di lavoro. Attualmente, le 22 imprese partecipate da 21 Invest (esclusa Omega Pharma) generano 1,5 miliardi di euro di ricavi e impiegano 7.500 persone. Negli ultimi due anni, 21 Invest ha investito 113 milioni di euro in quattro imprese, tra cui Energreen e Trime in Italia, e Agirastore e Conex in Francia. Dopo sette dismissioni, tra cui Carton Pack e Viabizzuno in Italia, e altre in Francia e Polonia, sono stati restituiti agli investitori 500 milioni di euro. In un’intervista rilasciata al “Corriere del Veneto”, gli amministratori hanno affermato che il vero successo si misura lasciando un’azienda e il suo ecosistema in condizioni migliori rispetto al momento dell’ingresso, con una visione a medio-lungo termine che non solo rende l’impresa più competitiva e piacevole per chi ci lavora, ma anche sostenibile e benefica per l’ambiente circostante.