Da gennaio 2022 AD di Illycaffè, Cristina Scocchia ha deciso di aggiungere una nuova dimensione alla sua carriera con l’esordio in qualità di scrittrice. Nel suo libro “Il coraggio di provarci. Una storia controvento” condivide la sua vita, intrecciata con la terra natale, Coldirodi, e la Liguria.
Cristina Scocchia: la mia storia controvento
Cristina Scocchia ricopre ruoli di rilievo nei Consigli di Amministrazione di EssilorLuxottica e Fincantieri. Nonostante il suo riserbo naturale, ha deciso di raccontare la sua storia con l’obiettivo di trasmettere un messaggio potente: la fiducia in se stessi e nei propri sogni è fondamentale, anche quando sembrano irraggiungibili. “Quando la Sperling mi ha contattato, ho pensato che la mia storia controvento potesse testimoniare l’importanza di credere in se stessi e nei propri sogni”, racconta, sperando che attraverso il suo libro possa passare un messaggio nel quale crede profondamente: “Il punto di partenza non deve determinare chi siamo e chi vogliamo diventare”. L’AD riflette criticamente sulla meritocrazia, sottolineando come, pur essendo una realtà, sia ancora un’eccezione, specialmente in Italia. La distribuzione del talento è equa tra ricchi e poveri, tra uomini e donne, ma le opportunità per dimostrarlo non lo sono. “Spesso mi chiedo se sarei mai diventata AD a 40 anni se fossi rimasta in Italia e se avessi lavorato per un’azienda italiana”, riflette Cristina Scocchia mettendo in luce le sfide aggiuntive affrontate dalle donne nel nostro Paese.
Cristina Scocchia: il legame con Coldirodi e la Liguria
Rivolgendosi ai giovani, Cristina Scocchia incoraggia a non permettere che il punto di partenza e gli stereotipi definiscano chi si è o chi si vuole diventare. “Guardatevi dentro per capire qual è il vostro sogno e, una volta capito, provate a realizzarlo con impegno, passione e determinazione”, consiglia l’AD, sottolineando l’importanza di avere il coraggio di provarci, indipendentemente dal risultato. La sua storia è profondamente radicata a Coldirodi, nell’entroterra di Sanremo, dove ha vissuto fino a 18 anni. La manager ricorda con affetto il “microcosmo” della sua infanzia, circondata dall’affetto di una famiglia unita e di una comunità compatta. Le sue prime esperienze di leadership risalgono agli anni del Liceo, quando fu eletta rappresentante d’istituto e guidò gli studenti verso obiettivi comuni. Queste radici forti e sane, racconta, hanno permesso all’albero della sua vita di crescere e resistere alle sfide. “Coldirodi, con i suoi valori e le sue consuetudini mi ha regalato un’infanzia felice e – conclude Cristina Scocchia – in una fase successiva, ha anche reso evidente ciò che sentivo nel profondo e che mi mancava. Poi mi ha sfidato: vallo a prendere”.