L’AD di Italgas Paolo Gallo è stato ospite di Nicola Saldutti (“Corriere della Sera”), al quale ha rilasciato un’intervista incentrata sui temi del green gas e delle reti digitali. Il manager ha presentato anche il nuovo contatore intelligente sviluppato dal Gruppo.
Paolo Gallo: Nimbus, un gioiello che incarna la nostra visione di rete digitale
Nimbus, lo Smart Meter di Italgas, non è più un prototipo: ne sono stati installati già 20.000 in tutta Italia e adesso si prepara ad un’introduzione di massa. L’AD Paolo Gallo ha presentato, in un’intervista con Nicola Saldutti, quello che ha definito un “gioiello” nel quale è racchiusa la visione di rete digitale di Italgas: “È un passo in avanti enorme rispetto agli attuali contatori, perché abbiamo, sulla base dell’esperienza di avere 8 milioni di contatori intelligenti installati, deciso di investire in un contatore di nuova generazione che risolvesse tutti i problemi che gli attuali contatori hanno, ma soprattutto che guardasse al futuro e alla possibilità di avere nella nostra rete dei gas che non fossero solo più gas metano, ma anche dei gas diversi”. Realizzato in collaborazione con altri partner, “sarà in grado anche di contare e misurare miscele di idrogeno oltre il 20%”. Tra le caratteristiche più interessanti del Nimbus, le sue capacità di comunicazione. Sempre in linea, a differenza dei contatori che attualmente sono sul mercato, comunica attraverso diversi sistemi, tra cui quello antisismico, che rileva appunto la sismicità ed è in grado di interrompere il passaggio del gas, e quello anti-infrazione. “Da quando l’abbiamo presentato a Parigi lo scorso anno ha attirato l’attenzione di persone del nostro settore, molto interessate alle potenzialità. Questo è un pezzo della nostra visione di rete digitale”, ha rimarcato Paolo Gallo.
Paolo Gallo: l’infrastruttura digitale che abilita la transizione ecologica
Lo Smart Meter, come ci ha tenuto a precisare il CEO Paolo Gallo, è però il “terminale” di quell’infrastruttura digitale che Italgas si è impegnata a realizzare negli ultimi anni e senza il quale questa trasformazione non sarebbe stata possibile. “Oggi noi questa digitalizzazione la stiamo usando per migliorare il servizio, per fare manutenzione predittiva”, ha sottolinea il manager, che paragona l’attuale rete a un corpo che invia informazioni al cervello e quest’ultimo, inteso come il centro di controllo, dà indicazioni su come reagire di fronte a delle situazioni inaspettate o che comunque necessitano di una reazione. Con le sue nuove moderne caratteristiche, unite alla capacità di gestire diverse tipologie di gas, ecco che la rete digitale diventa abilitatore della transizione ecologica. Un mezzo quindi per conquistare gli obiettivi prefissati, raggiungibili solo “con un approccio pragmatico”, di “neutralità tecnologica” e “utilizzando l’innovazione”. “Non bisogna solo pensare agli obiettivi di transizione ecologica – ha evidenziato l’AD di Italgas – Gli ultimi anni hanno dimostrato l’importanza di avere una garanzia di sicurezza degli approvvigionamenti, ma soprattutto un costo. La sicurezza degli approvvigionamenti e la sua diversificazione poi comportano anche il costo. Allora, se uno ha un approccio di neutralità tecnologica e ha un approccio pragmatico, questo cosiddetto trilemma lo risolve. Se invece uno ha adottato un approccio ideologico, mi sa che il trilemma e gli obiettivi li manchiamo tutti”.