Susanna Esposito, direttrice della Clinica Pediatrica di Parma, segnala un aumento preoccupante dei casi di pertosse in Europa e sottolinea l’importanza della copertura vaccinale per prevenire questa malattia infettiva.
Susanna Esposito: pertosse, aumento dei casi in Europa
Il 2023 ha visto un preoccupante aumento dei casi di pertosse, con un incremento di dieci volte rispetto agli anni precedenti. Secondo l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), quasi 60.000 casi sono stati registrati tra il 2023 e l’aprile 2024, evidenziando una recrudescenza di questa malattia infettiva altamente contagiosa. Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica e professoressa ordinaria presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha posto l’attenzione sulla necessità di migliorare la copertura vaccinale, in particolare tra adolescenti e adulti. “La vaccinazione contro la pertosse non dà un’immunità permanente perché la protezione dura dai 3 ai 5 anni a seconda dell’individuo”, chiarisce Susanna Esposito, sottolineando l’importanza dei richiami periodici per mantenere l’immunità. Un caso emblematico della gravità della pertosse è stato la morte del giovane calciatore Andrea Vincenzi, avvenuta a febbraio 2023 a causa di un’insufficienza respiratoria provocata dal batterio Bordetella pertussis. Questo tragico evento ha messo in luce la pericolosità della malattia e la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla vaccinazione. Susanna Esposito ha condotto studi che dimostrano la necessità di richiami periodici del vaccino per mantenere l’immunità, raccomandando la somministrazione del vaccino trivalente contro difterite, tetano e pertosse (DTPa) nel primo anno di vita, con richiami successivi a intervalli regolari.
La strategia di prevenzione e copertura vaccinale secondo Susanna Esposito
Per prevenire la diffusione della pertosse è fondamentale seguire alcune regole importanti. Una tosse persistente, che dura più di tre settimane nei bambini e adolescenti, richiede accertamenti medici. Il vaccino dTpa deve essere somministrato ogni 10 anni per tutta la vita, e le donne incinta dovrebbero vaccinarsi durante ogni gravidanza a partire dalla 27ª settimana di gestazione. Tuttavia, la copertura vaccinale rimane inferiore al necessario, specialmente per i richiami, consentendo al batterio di continuare a circolare. “Le forme più gravi riguardano i bambini piccolissimi,” afferma Susanna Esposito, “mentre nei soggetti di altre fasce di età le manifestazioni gravi sono meno frequenti, ma non possono essere esclusi esiti negativi“. La professoressa ha inoltre evidenziato che l’immunità della popolazione è scoperta, con molti soggetti vergini all’agente infettivo della pertosse. Sebbene le coperture vaccinali nei bambini piccoli siano tornate a livelli accettabili, tra gli adolescenti e gli adulti si osserva un preoccupante calo. Gli anziani, in particolare, risultano suscettibili al contagio e possono trasmettere l’infezione ai più piccoli. È quindi cruciale che la popolazione comprenda l’importanza dei richiami vaccinali per tutta la vita. La pertosse si manifesta con una tosse persistente e, nei casi più gravi, può portare a complicanze serie come otiti, polmoniti e manifestazioni neurologiche. L’aumento dei casi di pertosse in Europa sottolinea l’urgenza di una maggiore adesione ai programmi di vaccinazione e ai richiami periodici. La pertosse è una malattia prevenibile, ma solo se la popolazione è adeguatamente informata e vaccinata. Il messaggio della professoressa è chiaro: la prevenzione attraverso la vaccinazione è essenziale per proteggere tutte le fasce d’età e ridurre il rischio di contagio.