Con una densità elettrica cinque volte superiore a quella di Roma, Milano dovrà continuare a sviluppare la sua infrastruttura di rete. L’AD di A2A Renato Mazzoncini: “Oltre al miliardo e due previsto dall’operazione con Enel, riteniamo di investire, nei prossimi dieci anni, un altro miliardo e quattro solo nel potenziamento della rete elettrica che abbiamo acquisito, in aggiunta a quanto già realizzato solo quest’anno che ha valso circa 170 milioni di euro”.
Renato Mazzoncini: investimenti per una Milano più sostenibile
Durante la presentazione dell’ottavo Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Milano della Life Company, l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini ha ricordato l’importante piano investimenti che interesserà quella che lui stesso ha definito la “piazza principale” della Life Company. “Nell’anno in corso, l’elemento più importante a Milano, dove gestiamo già l’infrastruttura elettrica del Comune, è che abbiamo acquisito da Enel tutta la rete della provincia. È un investimento importante di 1 miliardo e 200 milioni di euro. In generale per Milano nei prossimi anni abbiamo previsto 7 miliardi”, ha affermato il manager. L’accordo con Enel ha rappresentato un importante passo per il rafforzamento del contributo di A2A per la decarbonizzazione della città, all’efficientamento dei cui impianti già nel 2023 il Gruppo ha destinato quasi 500 milioni di euro.
Renato Mazzoncini: previsto un incremento del 50% della domanda di energia elettrica
Progetti importanti con i quali la Life Company – la cui strategia è focalizzata sulla transizione ecologica – si prepara ad affrontare l’aumento della domanda di energia in città. “Sulla rete elettrica c’è tanto da investire. Da qui ai prossimi dieci anni è previsto un incremento del 50% della potenza di picco per la maggiore diffusione di auto elettriche, piani induzione, pompe di calore”, ha dichiarato Renato Mazzoncini, ricordando che la sostituzione parziale dell’uso del gas con energia elettrica comporterà anche la realizzazione di nuove cabine primarie. “Sono edifici da 2.000 metri quadri di pianta, 12 metri di altezza, dei veri e propri palazzi necessari a portare la potenza che serve a Milano”, ha spiegato il manager. A contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 sarà, inoltre, l’espansione del teleriscaldamento che fornirà energia pulita a migliaia di utenze. “Stanno arrivando a Milano tantissimi data center e il loro impiego richiede molta energia. Allo stesso tempo rilasciano anche calore per il raffreddamento dei chip. Stiamo lavorando per catturarlo e usarlo per scaldare le case dei nostri cittadini con calore decarbonizzato”, ha concluso l’AD di A2A.