L’AD di Mediaset Pier Silvio Berlusconi e suo figlio Lorenzo hanno partecipato alla serata del Trofeo Silvio Berlusconi. Per l’occasione si sono affrontate il Milan e il Monza, le squadre del cuore del Cavaliere.
Pier Silvio Berlusconi alla serata del Trofeo dedicato al padre
“Per me e per noi questa serata è davvero emozionante. È una serata dedicata al ricordo di mio padre ma è anche una serata di passione e di affetto”. A evidenziarlo è Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset, intervistato prima del calcio d’inizio della seconda edizione del Trofeo Silvio Berlusconi, evento dedicato al ricordo del Cavaliere. La serata ha visto sfidarsi a San Siro il Milan e il Monza, che hanno avuto entrambe Silvio Berlusconi come Presidente, alla vigilia della ripartenza del campionato di Serie A. L’evento è celebrato di generazione in generazione nella famiglia, come sottolineato dall’AD Pier Silvio Berlusconi in compagnia di suo figlio Lorenzo: “Prima del Trofeo Silvio Berlusconi c’era il Trofeo Luigi Berlusconi che mio papà aveva fondato per il suo, per mio nonno. Ricordarlo oggi fa sicuramente piacere a mio padre”.
Pier Silvio Berlusconi: i valori per le future generazioni
La serata del Trofeo Silvio Berlusconi ha fornito poi occasione per ricordare i valori trasmessi di padre in figlio: “I valori dello sport, tramandati da mio nonno a mio padre e da mio padre a me e adesso spero ai miei figli, sono valori positivi e fondamentali”, così l’AD nell’intervista, evidenziando come la lealtà, l’impegno e il rispetto siano “valori a cui mio padre teneva molto e attraverso lo sport penso che mio padre sia riuscito a trasmetterli a molti, soprattutto ai giovani”. Il Trofeo rappresenta così non solo una manifestazione sportiva, ma anche un modo per tramandare tali principi e ispirare le future generazioni. Nel suo intervento, Pier Silvio Berlusconi ha inoltre espresso gratitudine ai sostenitori di entrambe le squadre per l’affetto dimostrato. “La vicinanza dei tifosi del Milan, dei tifosi del Monza e degli italiani è un qualcosa che ci scalda il cuore e che noi non diamo mai per scontato”, ha dichiarato il manager, manifestando l’importanza di un legame che accompagna l’esperienza legata al Trofeo: “È davvero un qualcosa di bello che ci rimane dentro”.