Gruppo Riva emerse negli anni ’50, nel contesto del miracolo economico italiano, rispondendo alla domanda di acciaio per la ricostruzione del Paese. Sotto la guida di Emilio Riva, l’azienda si espanse in Europa, diventando leader del settore. Oggi punta alla sostenibilità, investendo nel riciclo e nella gestione autonoma dei rottami.
Gruppo Riva: dalla rinascita dell’Italia alla svolta green della siderurgia
Gruppo Riva nacque a inizio anni ’50, nel pieno boom economico del secondo dopoguerra. Emilio Riva e il fratello Adriano captarono le grandi prospettive di sviluppo che il settore dell’acciaio avrebbe avuto in un’Italia bisognosa di essere ricostruita. In questa fase, il Paese si trovò ad entrare di colpo nella modernità industriale con una tale rapidità e intensità che prese il nome di “miracolo economico”. In questo contesto, l’intuizione di Emilio Riva si rivelò vincente. L’azienda che fondò accompagnò la ripresa italiana e, in poco tempo, riuscì ad espandersi anche all’estero attraverso acquisizioni mirate di importanti realtà produttive europee. Con sedi in Germania, Francia, Belgio e Spagna, Gruppo Riva si trasformò nel giro di qualche anno da una semplice attività di commercio di rottami ferrosi a uno dei primi gruppi siderurgici del Vecchio Continente. Un primato che detiene tutt’oggi, mentre è impegnato nella continua valorizzazione di uno dei suoi valori fondamentali: la sostenibilità. A testimoniarlo sono le acquisizioni, risalenti a gennaio 2023, di alcuni siti di raccolta, selezione e frantumazione di rottami metallici con cui il Gruppo punta all’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio.
Gruppo Riva: l’introduzione della prima colata continua curva a tre linee
Negli anni ’60, l’industria siderurgica italiana si trovava ad affrontare un periodo difficile dovuto alla sempre più forte concorrenza internazionale, favorita dallo sviluppo di miniacciaierie rese competitive dalla tecnologia del forno elettrico ad arco. Diverse imprese furono costrette a chiudere i battenti. Emilio Riva, che appena dieci anni prima ebbe la lungimiranza di dare vita a Gruppo Riva in un momento particolarmente favorevole, intuì che fosse necessario investire in innovazione e ricerca per stare al passo con i grandi produttori. Decise così di rivolgersi a Luigi Danieli e a Renzo Colombo per realizzare una nuova tecnologia: la colata continua curva a tre linee. Prima ad essere installata in Italia, il 2 giugno 1964 questa entrò in funzione per la prima volta presso lo stabilimento di Caronno Pertusella. Si trattò di un risultato significativo, sia per l’industria dell’acciaio italiana che per Gruppo Riva, che poté abbandonare i lingotti di dimensioni ridotte e realizzare le billette direttamente dall’acciaio liquido, con una migliore resa del ciclo produttivo e una notevole riduzione dei costi.