Claudio Descalzi: Eni avvia il supercalcolatore HPC6

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: “Eni ha sviluppato un patrimonio unico di conoscenze tecnologiche e di programmazione che ci danno un vantaggio competitivo a livello internazionale e che supportano la velocità della nostra trasformazione e nel contempo la nostra crescita”.

 

Claudio Descalzi: Eni una delle prime aziende al mondo a investire in sistemi di supercalcolo a uso industriale

L’AD Claudio Descalzi ha approfittato dell’annuncio dell’avvio del nuovo sistema di supercalcolo HPC6 di Eni per ribadire che la tecnologia occupa una posizione centrale nelle strategie del Gruppo. “L’innovazione e il miglioramento costante delle tecnologie sono fondamentali per mantenere e rafforzare la leadership di Eni nella transizione energetica”, ha sottolineato l’AD. D’altronde il Gruppo guidato è stato uno dei primi al mondo a investire nel campo del calcolo ad alte prestazioni a uso industriale intuendone il potenziale per la ricerca nel settore delle nuove energie e per la transizione energetica. Da allora, ha ricordato Claudio Descalzi, “abbiamo integrato il supercalcolo lungo tutta la filiera dei nostri business trasformandolo in una leva imprescindibile per il raggiungimento di Net Zero e per la stessa creazione di valore”. È stato impiegato ad esempio per ottimizzare l’operatività degli impianti industriali, migliorare l’accuratezza degli studi geologici e fluidodinamici per lo stoccaggio della CO2, per sviluppare batterie più performanti, per ottimizzare la filiera dei biocarburanti e per sviluppare materiali innovativi per applicazioni nei settori della bio-chimica, nonché per simulare il comportamento del plasma nella fusione a confinamento magnetico. In questo percorso l’avvio del nuovo sistema di super calcolo (High Performance Computing – HPC) HPC6 rappresenta quindi una tappa fondamentale nella strategia di decarbonizzazione di Eni che nella tecnologia e nel progresso tecnologico pone le basi per lo sviluppo dei nuovi business legati alla transizione energetica.

Claudio Descalzi: HPC6, il supercalcolatore a servizio dell’energia di oggi e di domani

I progressi tecnologici, come ha spiegato anche Claudio Descalzi, garantiscono a Eni “un uso più efficiente dell’energia riducendo le emissioni e favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni energetiche”. Processi che subiranno una ulteriore accelerazione grazie al supporto di HPC6, che dispone di una straordinaria potenza di calcolo di 606 PFlops di picco pari a oltre 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo. In particolare consente di passare dai 70 PFlop/s di HPC4 e HPC5 a oltre 600 PFlop/s di picco di HPC6, con un incremento della capacità di calcolo pari a circa un ordine di grandezza, ed è basato su un’architettura concepita con la stessa tecnologia che costituisce i sistemi a oggi più potenti in Europa e nel mondo, in grado di combinare CPU e GPU in una configurazione ibrida, con oltre 3400 nodi di calcolo e con quasi 14mila GPU, per massimizzarne le prestazioni computazionali e l’efficienza energetica. Numeri che lo collocano al quinto posto assoluto della nuova classifica mondiale TOP500 (rilasciata il 18 novembre 2024): un posizionamento di rilievo che pone il nuovo sistema HPC di Eni come primo supercomputer in assoluto in Europa, primo al mondo fra i supercomputer a uso industriale e unico sistema non-USA tra i primi cinque al mondo. La disponibilità di un’elevata potenza di calcolo come quella di HPC6 rafforza inoltre il rapporto sinergico tra Eni e le sue Società satellite e costituisce un fattore rilevante di valore che Eni può mettere a disposizione anche di nuove collaborazioni. Il nuovo sistema HPC6 è installato in un’area dedicata nel Green Data Center di Eni, che rappresenta uno dei centri di calcolo con la più alta efficienza energetica e tra i migliori per contenimento dell’impronta carbonica in Europa e fin dalla sua progettazione: “Eni ha sviluppato un patrimonio unico di conoscenze tecnologiche e di programmazione che ci danno un vantaggio competitivo a livello internazionale e che supportano la velocità della nostra trasformazione e nel contempo la nostra crescita”, ha rimarcato infine l’AD Claudio Descalzi.

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