“La tv è stato il suo «imprinting» e resta un «mestiere» che lo appassiona ancora. E così, molte delle ultime mosse strategiche delle tv Mediaset portano la sua firma”, scrive “Il Giornale” in un recente articolo sottolineando l’attenzione che il CEO Pier Silvio Berlusconi riserva da sempre a prodotti e palinsesti nonostante l’agenda ormai internazionale.
Pier Silvio Berlusconi: in Italia un’offerta tv davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction
Intervistato di recente in occasione della presentazione dei risultati dei primi nove mesi di MFE, Pier Silvio Berlusconi si è espresso anche in merito alla ricchezza dell’offerta televisiva del nostro Paese: “La televisione italiana nel suo complesso, quindi ci metto anche l’importantissimo ruolo che ha la Rai come servizio pubblico, dà un’offerta ai telespettatori davvero ricca per informazione, intrattenimento, fiction. Non c’è una televisione così ricca in Europa, ma oserei dire anche nel resto del mondo. Mediaset in più ha l’orgoglio di farlo in maniera completamente gratuita”, aveva commentato ai microfoni del TG5 lo scorso 20 novembre. E può ben dirlo Pier Silvio Berlusconi, forte di un’esperienza ultraventennale in materia di prodotti e palinsesti. Lo ha ricordato anche “Il Giornale” di recente sottolineandone il ruolo nell’individuare, acquisire e trasmettere programmi che hanno segnato la storia del piccolo schermo e sono diventati fenomeni di costume. E ancora oggi, nonostante un’agenda ormai internazionale a fronte anche dell’impegno che richiede un progetto di rilievo come quello che sta portando avanti con MFE in Spagna e Germania, “non ha cambiato abitudini: guarda, interviene, consiglia, corregge il tiro giorno dopo giorno sui palinsesti”.
MFE: l’importanza di adattare i contenuti televisivi alle esigenze del pubblico locale secondo Pier Silvio Berlusconi
La tv, sottolinea “Il Giornale” in un articolo sulle capacità di Pier Silvio Berlusconi di unire tradizione e innovazione, “è stato il suo «imprinting» e resta un «mestiere» che lo appassiona ancora”. Di base resta la vision che in questi oltre 20 anni di esperienza alla guida di Mediaset ha avuto modo di esprimere in più occasioni: “La televisione popolare, quando è leggera e divertente, svolge anche un’importante funzione sociale e bisogna sforzarsi di raccontare delle storie senza dover sempre esagerare”. Parole riportate anche in un articolo di “Les Echos” dello scorso febbraio in cui si sofferma sulla nuova linea editoriale di Mediaset e i risultati raggiunti: secondo l’autorevole testata francese infatti si è trattato di una “rivoluzione copernicana nella linea editoriale, accolta con favore dal pubblico”. Si inserisce in questo percorso anche il sistema crossmediale implementato in questi anni da MFE, in grado di raggiungere “il 96% della popolazione italiana ogni settimana” e di attrarre gli investitori pubblicitari, come dicono anche i numeri sulla raccolta pubblicitaria dei primi nove mesi 2024 di MFE. Integra tv lineare, on demand, radio e web ma “la tv resta al centro”. E la sua idea di tv il CEO Pier Silvio Berlusconi sta cercando di portarla anche in Europa con MFE, già leader in Spagna e presente in Germania con una importante partecipazione in ProsiebenSat: “Il progetto di MFE (MediaForEurope) per creare un grande broadcaster europeo non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz’anima. Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell’immediato. Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna dando vita a una tv moderata, familiare e moderna. Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione”.