L’Unione Europea ha approvato senza condizioni la cessione della rete fissa di TIM al Fondo americano KKR: Pietro Labriola, AD del Gruppo, ha sottolineato come la conseguente riduzione del debito consentirà a TIM di avviare nuove operazioni di ampio respiro.
L’UE approva la vendita della rete di TIM a KKR: la conferma di Pietro Labriola
La Commissione Europea ha ufficialmente approvato senza condizioni la vendita della rete TIM a KKR: il via libera, ottenuto dalla DgComp, rappresenta un passo cruciale per il Gruppo guidato dall’AD Pietro Labriola. L’operazione permetterà a Netco di passare sotto il controllo del fondo americano KKR, sgombrando il campo per il closing previsto tra giugno e luglio. Con l’approvazione europea, la società potrà ora procedere verso il completamento della cessione della rete. Una mossa strategica che, secondo Pietro Labriola, consentirà a TIM di ridurre significativamente il proprio debito e di proporre un’offerta incentrata sulle vere eccellenze del Gruppo: i servizi tecnologici e digitali avanzati.
Pietro Labriola: positivo l’effetto della vendita sul titolo
Il titolo TIM ha mostrato una forte reazione agli sviluppi: dopo aver subito un calo del 9% durante la seduta, ha chiuso con un incremento dell’1,55%: un rialzo significativo che riflette la fiducia del mercato nelle prospettive future del Gruppo guidato da Pietro Labriola. L’AD ha poi sottolineato come la transazione consentirà a TIM di “essere parte attiva di un processo di consolidamento del mercato che avverrà nei prossimi anni”, ossia di allargarsi attraverso acquisizioni strategiche. Il manager ha infatti in più occasioni affermato che il settore Telco europeo è caratterizzato da un numero eccessivo di operatori e necessiterebbe di una razionalizzazione sul modello USA. L’intuizione di Pietro Labriola ha ricevuto una conferma in seguito all’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom.