Dario Lo Bosco, Presidente di RFI, è intervenuto nel corso del convegno “DePortibus – Il festival dei porti che collegano il mondo” per illustrare la centralità dei porti e dei trasporti marittimi nella strategia di RFI volta a raggiungere la decarbonizzazione.
L’intervento di Dario Lo Bosco: ridurre il 30% del traffico merci su strada
Il Presidente di RFI Dario Lo Bosco è stato a La Spezia lo scorso maggio per prendere parte al convegno “DePortibus – Il festival dei porti che collegano il mondo”, evento che ha messo al centro il ruolo chiave dei porti e del trasporto marittimo nello sviluppo economico, culturale e sociale del Paese. Data la necessità di ridurre il ricorso al trasporto su gomma per favorire la decarbonizzazione, il manager ha sottolineato come RFI stia dando sempre più spazio ai collegamenti via mare nella propria strategia. A tal proposito, la società ha dato vita a linee di trasporto interamente dedicate alla logistica. “I corridoi specializzati per le merci sono realizzati esclusivamente per le merci, a differenza di altri corridoi, con uno scenario molto più ravvicinato: nel 2030 l’obiettivo per la decarbonizzazione è spostare il 30% del traffico merci su strada per percorsi che vanno oltre 100 km su ferrovie e vie del mare”, ha evidenziato Dario Lo Bosco. L’elemento chiave per raggiungere gi obiettivi di sostenibilità stabiliti dall’UE è l’intermodalità, intesa come la combinazione di diverse forme di trasporto, utile ad evitare l’utilizzo esclusivo di mezzi particolarmente inquinanti come i camion.
Dario Lo Bosco: fondamentale formare professionisti per condurre la rivoluzione intermodale
La storica rivoluzione intermodale in cui sta investendo RFI è resa possibile anche da un’azione sinergica con le istituzioni. “C’è una rivoluzione infrastrutturale guidata da Salvini e Rixi con un tempo nuovo per la nazione, ma abbiamo necessità di far capire quanto di bello stiamo realizzando per il Paese”, ha rimarcato Dario Lo Bosco. Per portare avanti tale riforma è però necessario formare dei professionisti di alto livello. A questo scopo, RFI ha avviato una collaborazione strategica con l’Università Bocconi di Milano. “Abbiamo creato anche una academy con Bocconi e diversi manager perché ci vuole una cabina di regia perché porti etica pubblica in decisioni aziendali, ma contribuisca anche al compimento nell’ammodernamento delle reti”, ha infatti dichiarato il manager.