La messa a terra è un sistema indispensabile in un impianto elettrico in quanto ne garantisce la sicurezza, di conseguenza appare evidente il perché è necessario effettuare la sua verifica.
Il sistema di messa a terra permette una protezione contro la folgorazione e i relativi danni molto pericolosi che ne conseguono. Gli impianti a regola d’arte infatti devono essere realizzati in modo meticoloso e rispettando la legge, di conseguenza è obbligatorio che sia sempre presente la messa a terra e l’interruttore differenziale; quest’ultimo si attiva automaticamente nel caso in cui dovesse accidentalmente guastarsi la messa a terra.
La messa a terra è caratterizzata da un cavo, indicato generalmente dai colori verde e giallo, che è presente in ogni collegamento delle prese elettriche, fino a formare una serie di diramazioni per tutto l’impianto della casa, che con una serie di collegamenti adatti rendono l’edificio perfettamente isolato. Vediamo come si verifica la messa a terra, forti dei consigli forniti dai tecnici del servizio servizio di assistenza elettricista a Bologna.
Come si verifica la messa a terra di un impianto elettrico?
È indispensabile sottolineare che la verifica della messa a terra di un impianto elettrico deve essere svolta da un tecnico abilitato e specializzato a svolgere questo lavoro. Ma come si effettua la verifica della messa a terra di un impianto elettrico? Essenzialmente le fasi del lavoro sono distinte in:
- il primo passo da compiere è la verifica della documentazione dell’impianto elettrico realizzato nell’edificio, ovvero le relative dichiarazioni di conformità presenti, e ulteriori allegati;
- successivamente quando si effettua la verifica tecnica si procede con l’analisi del quadro elettrico, andando ad individuare l’interruttore differenziale ovvero quello segnato con la lettera T. Questo pulsante andrà premuto per verificare se il salvavita è perfettamente funzionante, infatti questo permette di stabilire se avviene l’intervento del differenziale in seguito all’interruzione dell’alimentazione;
- in seguito si effettua l’analisi per verificare la presenza e l’efficienza della messa a terra attraverso l’utilizzo del tester, questo si svolge misurando la tensione fra la fase e il foro centrale della presa elettrica che rappresenta appunto la messa a terra. In questo modo ci potremo rendere conto se è collegata a terra oppure no. Si dovrà avere come risultato più o meno la stessa tensione che c’è tra neutro e fase, nel caso ovviamente della tensione tra messa a terra a fase si andrà ad individuare qualche volt in meno, ma questo è assolutamente normale in quanto è dovuto alla perdita di tensione della linea elettrica;
- una buona verifica comprende anche la verifica dell’analisi dei conduttori equipotenziali ma anche della continuità dei conduttori per la protezione;
- in seguito alla verifica eseguita a regola d’arte da un professionista abilitato, esso rilascerà il certificato di verifica per attestare le misurazioni rilevate e il verbale di verifica che attesta lo stato dell’impianto.
Chi può eseguire la verifica di messa a terra e per chi è obbligatoria?
È bene precisare che le verifiche degli impianti e in questo caso della messa a terra devono essere svolte da imprese specializzate ed operanti nel settore impiantistico che dispongono delle categorie necessarie per l’abilitazione a questo lavoro. Infatti solo imprese specializzate possono rilasciare la dovuta documentazione, ed è bene affidarsi solo ad aziende serie e professioniste nel settore.
La legge predispone l’obbligo di verificare la messa a terra nei locali che hanno come destinazione quella di attività produttive e per i condomini, ma si consiglia di effettuare con regolarità una verifica anche alla messa a terra degli impianti di abitazioni private in quanto è buona regola analizzare lo stato dell’impianto elettrico nel corso degli anni.