Investimento in oro, non tutti sanno che il prezioso metallo giallo se acquistato come investimento beneficia di alcune agevolazioni fiscali come l’esenzione da iva.
Per considerato un investimento in oro questo deve essere fatto per mezzo di monete o lingotti da investimento acquistati tra quelli ritenuti ufficiali in quanto emessi da organizzazioni autorizzate come i banchi dei metalli ed alcuni compro oro Firenze o di altre zone che sono godono della licenza per vendere oro da investimento.
A parte l’esenzione da iva per essere in regola si paga le tasse su un investimento in oro solo al momento in cui lo vendiamo realizzando una plusvalenza.
La plusvalenza rappresenta il valore che si è guadagnato alla vendita rispetto l prezzo a cui si è acquistato.
Su tale differenza si deve calcolare una percentuale del 26% che deve essere dichiarata al fisco e pagata attraverso la dichiarazione dei redditi dello stesso anno in cui si effettua la vendita.
Per questo motivo è necessario sempre conservare le fatture di acquisto per quanto riguarda un investimento in oro, in caso di assenza verrà considerata una plusvalenza forfettaria del 25% sulla quale calcolare la percentuale di tasse del 26%.
In caso contrario se vendendo oro da investimento subiremmo una perdita in quanto rivenduto ad un prezzo minore rispetto a quello acquistato potremo potremmo scaricare entro cinque anni dall’operazione il valore perduto investendo in oro.
Si deve tenere presente che chi vende o compra oro per un valore superiore ai 12.500 euro deve dichiarare la transazione all’organismo dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia.
Nonostante ciò non vi è alcuni limite di valore o quantità per quanto riguarda un investimento in oro purché questo avvenga attraverso operatori professionali autorizzati da Banca d’Italia.
In sostanza attualmente investire in oro è piuttosto conveniente da un punto di vista fiscale, soprattutto adesso in questo periodo storico in cui investimenti come quelli sui titoli di stato non rendono quasi nulla.