Oro usato un bene che negli ultimi decenni è stato ampiamente rivalutato al pari di quello nuovo che da sempre è di fatto il bene più sicuro per conservare e mantenere il valore.
Ciò che ha portato l’oro usato ad aumentare di valore anche se sempre proporzionalmente meno di quello nuovo e certificato è la nascita e la diffusione di attività come questo compro oro Firenze.
Prima di allora l’ oro usato veniva ceduto con valutazioni di molto inferiori ad attività come il banco dei pegni che in cambio di un prestito cedeva denaro che se non restituito portava al definitivo passaggio di proprietà dell’oro dato in pegno.
La mancanza di un mercato di riferimento specifico per ogni oggetto in oro che non fossero lingotti da investimento determinava una valutazione inferiore del metallo prezioso.
Con la diffusione dei compro oro la situazione dopo un iniziale periodo di assestamento dove i prezzi offerti erano generalmente sottostimati la concorrenza che si venuta a creare tra i diversi operatori ha portato ad un rialzo dei prezzi offerti per qualsiasi genere di oggetto in oro.
Oggi dopo decenni il mercato dell’oro è arrivato ad un punto di maturazione anche grazie all’introduzione di una legge ad hoc introdotta nel 2017 che ha prodotto una forte selezione nel settore a favore delle attività che operano con professionalità e trasparenza.
Questo ha definitivamente portato il prezzo dell’ oro usato ad una quotazione più uniforme anche tra i vari operatori costretti ad offrire un prezzo più prossimo a quello dell’oro nuovo.
La quotazione che i compro oro offrono è inferiore di una percentuale che varia dal 10% al 25%, questa differenza serve sia per coprire i costi di lavorazione necessari a convertire l’oro usato in oro nuovo in lingotti 24 carati certificati e garantiti.
Oltre ai costi gli operatori trattengono anche una quota che rappresenta il guadagno, per riuscire ad acquistare la maggiore quantità possibile gli operatori hanno progressivamente diminuito la percentuale del proprio profitto per superare le offerte della concorrenza.