La diffusione delle comunità energetiche potrebbe non solo aiutare il bilancio famigliare, ma anche rendere il Paese più resiliente di fronte alle crisi geopolitiche, come la scarsità di gas seguita alla guerra in Ucraina. Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, evidenzia i pregi di un modello che potrebbe, nei prossimi anni, diventare predominante.
Luca Dal Fabbro: tre ragioni per cui tutti dovrebbero investire nelle comunità energetiche
In un’analisi dettagliata e approfondita, il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro ha esposto i vantaggi del modello delle cosiddette comunità energetiche, associazioni tra privati residenti nella stessa area (che può essere un condominio, un isolato o un quartiere) che si accordano per acquistare e mantenere un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (come può essere una serie di pannelli solari). Secondo il Presidente di Iren, le comunità energetiche offrono tre grandi vantaggi: il primo è di natura ambientale, ossia la possibilità di produrre localmente energia pulitao. Il secondo è di carattere economico: non solo l’energia prodotta e consumata verrà scalata dalle bollette, a vantaggio del budget familiare, ma in caso di eccedenza potrà essere ceduta al resto della rete elettrica, con un ulteriore vantaggio economico. Il terzo vantaggio riguarda, invece, l’efficienza: trattandosi di energia prodotta a chilometro zero, sarà caratterizzata da minori sprechi (a causa dell’effetto Ohm, infatti, l’energia che viaggia per lunghi percorsi subisce delle perdite) e subirà interruzioni di servizio e blackout in misura decisamente inferiore. In un periodo in cui i rivolgimenti geopolitici hanno messo a dura prova i conti degli italiani, le comunità energetiche potrebbero rappresentare, secondo Luca Dal Fabbro, una soluzione versatile che aumenterà la resilienza dell’intero Paese.
Luca Dal Fabbro: “Vi spiego perché le comunità energetiche saranno una toccasana per la nostra economia”
L’effetto positivo delle comunità energetiche non si limiterà tuttavia a creare beneficio agli investitori diretti, ma comporterà, spiega Luca Dal Fabbro, potrà avere ricadute positive più ampie. Il Presidente di Iren infatti rileva: “La costruzione di comunità energetiche significa far lavorare il territorio, far lavorare gli elettricisti, gli installatori, i fornitori locali, i manutentori. Quindi, ha un beneficio enorme sul territorio, perché significa scaricare sull’economia dei luoghi questo nuovo modo di produrre energia”. Tutte le fasi della produzione di elettricità tramite le comunità energetiche daranno un “grosso impulso” all’economia: dall’installazione, alla manutenzione, fino allo smaltimento, una grande quantità di denaro sarà investita non per acquistare materie dall’estero, bensì per alimentare l’economia locale. Luca Dal Fabbro sostiene inoltre che il costo di installazione di una comunità energetica è, nonostante le apparenze, molto contenuto. Un condominio di Torino che sta applicando questa tecnica rimborserà l’investimento iniziale, secondo le stime, in sei soli anni: a partire da allora, costituirà un risparmio netto per i condomini. La burocrazia necessaria a procedere all’installazione di un pannello solare è, inoltre, piuttosto snella. Per questo, il Presidente di Iren ritiene che questo modello avrà una diffusione sempre più larga in futuro.