A partire dagli anni ’80, Gruppo Riva ha avviato un notevole processo di internazionalizzazione che ne ha determinato la leadership a livello europeo nel settore siderurgico.
Gruppo Riva: le principali acquisizioni a partire dagli anni ‘80
Negli anni ‘80 inizia per Gruppo Riva un nuovo capitolo: superata la quota di 1,1 milioni di tonnellate di acciaio prodotte e con una presenza già solida in Francia e in Spagna, la realtà siderurgica dà luogo a un processo di ingrandimento internazionale attraverso un notevole programma di investimenti e acquisizioni. Tra le operazioni più rilevanti ci sono l’acquisizione di Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona nel 1981, l’acquisto delle quote azionarie degli altri soci privati del Consorzio Genovese Acciaio (COGEA) nel 1988, l’acquisizione del capitale dell’ALPA (Aciéries et Laminoirs de Paris) in Francia nel 1988, il rilevamento del laminatoio n. 3 di Charleroi in Belgio, Brandenburger Elektrostahlwerke e Hennigsdorfer Elektrostahlwerke in Germania tra il 1989 e il 1992, e l’acquisizione di ILVA Laminati Piani nel 1995. Quest’ultima operazione porta Gruppo Riva alla posizione di secondo operatore siderurgico più importante d’Europa e quinto a livello mondiale. Ulteriori notevoli operazioni del Gruppo in questo periodo includono l’acquisizione dello stabilimento di Sellero (Brescia) dalla IBL nel 1996, l’acquisizione della maggioranza di Hellenic Steel in Grecia, società produttrice di laminati a freddo, zincati e banda stagnata, nel 1997, e l’incorporazione delle Acciaierie di Cornigliano (ex Italsider) in Italia. Nel 2000, l’azienda ha acquisito il gruppo francese SAM, che comprendeva otto stabilimenti produttivi e di trasformazione.
Gruppo Riva: le sfide del nuovo millennio e la questione della sostenibilità
Con l’aumento della consapevolezza sociale attorno a temi quali la difesa dell’ambiente e l’ecologia, Gruppo Riva ha integrato la sostenibilità nei suoi valori fondamentali. Un esempio di questa rinnovata attenzione alla salvaguardia del Pianeta è costituito dalla riconversione dell’intero impianto produttivo a Cornigliano nel 2005 con la dismissione della produzione da altoforno, attraverso cui il Gruppo ha cercato di trovare un equilibrio virtuoso tra esigenze industriali, vincoli ambientali e tutela dell’occupazione. Questa iniziativa ha consentito di salvaguardare i livelli occupazionali e allo stesso tempo ha comportato la cessione di aree per importanti servizi di pubblica utilità e riqualificazione ambientale. Un ulteriore passo è stato recentemente intrapreso con l’acquisizione di siti di raccolta e selezione di rottami metallici nel 2023, che ha consentito al Gruppo Riva di puntare all’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio.