La riunione degli analisti per comunicare i numeri di Bilancio sarà, secondo l’AD di TIM Pietro Labriola, “l’ultima call di una società integrata”: mentre si avvicina sempre di più la data dello scorporo della rete, il Gruppo consolida gli eccellenti risultati finanziari con nuovi progetti ad alto tasso di innovazione.
Pietro Labriola: “Orgogliosi di quanto ottenuto”
16,3 miliardi di ricavi (con una crescita annua del 3,1%), investimenti complessivi per 4 miliardi di euro, EBITDA in crescita del 5,7%: questi sono i numeri raggiunti da TIM sotto la guida di Pietro Labriola nel 2023. Risultati importanti, che confermano il successo del “nuovo corso” del Gruppo e il conseguimento di tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo, occorrenza che non avveniva dal 2010. La Borsa e gli investitori hanno accolto positivamente i numeri del Bilancio di TIM, che vede così “confermata la traiettoria della crescita domestica.” L’AD Pietro Labriola ha spiegato questi notevoli successi affermando che: “il piano di trasformazione ha un’ottima execution, abbiamo una piena disciplina dei costi.”
Pietro Labriola: “TIM di fronte a un punto di svolta”
Prosegue intanto a pieno regime la ristrutturazione, in quello che Pietro Labriola ha descritto come “un punto di svolta nella storia del Gruppo”. La riunione con gli analisti del 2023 resterà infatti “l’ultima call di una società integrata”, dal momento che lo scorporo della rete fissa è ormai imminente. “Continuiamo a essere tranquilli sulle tempistiche”, ha dichiarato l’AD: “Il contratto con Kkr è vincolante, lo chiuderemo tra giugno e luglio”. Nel corso dell’assemblea, sono state avanzate le prime proposte per i membri del CdA, che guideranno il Gruppo verso ulteriori trasformazioni.